Idee & Strumenti
Come abbiamo detto il principale obiettivo della Commissione Distrettuale Effettivo (CDE) è:
aumentare (o almeno evitare che si riduca) l’effettivo distrettuale
Per riuscire in questo intento si può agire su due fronti:
– aumentare i soci con nuovi ingressi/cooptazioni
– evitare che soci attivi lascino i Club
Tenendo presente che –dati ricavati da rotary.org– ogni anno il distretto acquisisce sempre nuovi soci ma ne perde in misura altrettanto significativa … se non maggiore.
I dati degli ultimi cinque anni ci dicono che:
– a fine 2021 (al 30.06) si sono avute 202 USCITE e 168 INGRESSI (-34)
– a fine 2022 (al 30.06) si sono avute 245 USCITE e 227 INGRESSI (-18)
– a fine 2023 (al 30.06) si sono avute 268 USCITE e 198 INGRESSI (-70)
– a fine 2024 (al 30.06) si sono avute 59 USCITE e 60 INGRESSI (+1)
Che, complessivamente hanno portato l’effettivo da 1912 (al 01.07.2021) a 1791 (31.12.2024) Da questi dati si nota come sia molto importante (paradossalmente: più importante) evitare gli abbandoni rispetto alle nuove acquisizioni.
Quanto segue è un estratto del sondaggio condotto dal nostro Distretto tra ottobre 2023 e gennaio 2024 sulla SODDISFAZIONE DEI ROTARIANI DEL DISTRETTO DI MILANO.
Si vuole qui mettere l’attenzione sulle percentuali dei soci classificati come CRITICI RECUPERABILI (il 15,5% degli intervistati) e CRITICI DIFFICILMENTE RECUPERABILI (il 12,8% degli intervistati).




Insieme a coloro che “potenzialmente” lasceranno il loro Club (12,8% + 15,5%), c’è un dato che merita attenzione ed è la percentuale di neosoci lasciano il Club dopo appena due/tre anni da quando sono entrati: tra il 20 e il 22%.
Ma mentre coloro che potenzialmente abbandoneranno (circa il 28% cumulato) è riferito agli intervistati -che sono stati poco più di un terzo del totale degli iscritti- quello dei neosoci che lasciano è riferito al numero effettivo di soci: un dato in valore assoluto più “pesante”.
Lo sforzo, quindi, va concentrato sui:
– CRITICI RECUPERABILI
– NEOSOCI da 2/3 anni, vista l’alta percentuale di abbandono
cercando di intercettare il disagio dei CRITICI DIFFICILMENTE RECUPERABILI per migliorare la loro percezione negativa nei confronti del R.I. e del loro Club.
Parallelamente a queste attività di «conservazione» vanno realizzate attività di ricerca e selezione di nuovi associati nell’ottica di attuare una effettiva Fellowship rotariana.
COS’È LA FELLOWSHIP ROTARIANA?

ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE DELL’EFFETTIVO DEL CLUB
Per una corretta lettura (interpretazione) di quanto seguirà, è necessario conoscere gli acronimi utilizzati.

L’analisi dei dati raccolti (per ora a livello statistico aggregato e, ci auguriamo, da domani a livello di singolo Club grazie all’aiuto della CDE) indicano che un socio lascia il suo Club -quando non è per motivi familiari / lavorativi / logistici / di salute- è per una parziale o totale insoddisfazione per come si è trovato.
In altre parole: lascia perché le sue aspettative non si sono realizzate.
E la decisione di lasciare il Club -e in molti casi addirittura il Rotary- matura nei due/tre anni successivi al suo ingresso.
Per cercare di combattere il fenomeno dell’abbandono di neosoci, la CDE ha messo a punto un questionario di valutazione/autovalutazione) che, nei suoi intendimenti, dovrebbe essere somministrato in particolare ai soci che sono entrati negli ultimi tre anni, il
MODULO COINVOLGIMENTO NEO-SOCI
La modalità di compilazione ottimale è quella di affidare la compilazione direttamente al neosocio ma si ritiene egualmente valida la compilazione affidata al PCEC, previa intervista con il neosocio. Alcune tra le domande contenute nel questionario permettono di conoscere, tra le altre cose, se il neosocio si “identifica” nelle Mission, Vision e Valori del Club e se il socio trova soddisfazione nel suo operare nel Club perché ha una condivisione di interessi.
La successiva analisi e valutazione dei dati così raccolti potrà servire per attuare gli interventi correttivi utili a migliorare la percezione di coinvolgimento nel Club da parte degli intervistati.
Nella fase di analisi e valutazione dei dati, la CDE è a disposizione per aiutare a sviscerare gli aspetti più critici e per suggerire le possibili azioni correttive.
Da quanto scritto sopra, appare evidente che per poter confrontare le aspettative del neosocio rispetto alla realtà offerta dal Club è necessario conoscere L’IDENTITÀ DEL CLUB e la sua scala di INTERESSI. A questo scopo, la CDE ha predisposto due questionari di valutazione/autovalutazione:
MODULO IDENTITÀ DEL CLUB
e
MODULO AREE DI INTERESSE DEL CLUB
che, nelle intenzioni della CDE, dovrebbero essere compilati il primo a cura del PCEC -meglio se a seguito di dibattito interno / discussione in Consiglio- e il secondo a cura del PCEC e PCPC, congiuntamente, anche in questo caso a seguito di dibattito interno / discussioni interne.

COSA SI INTENDE PER MISSION, VISION E VALORI DI UN CLUB
Per costruire l’identità del Club è INDISPENSABILE definire mission, vision e valori che dovranno essere coerenti con il lavoro e i comportamenti dei soci.
Mission
Per definire la mission dovreste provare a rispondere chiaramente alle domande: “Cosa offriamo?” e “Come lavoriamo?”.
Vision
Per definire la vision invece provate a chiedervi: “Come vedete il futuro ideale per il vostro Club?”.
Se, provando a riflettere su queste domande, non riuscite da soli a venirne a capo con risposte nette e chiare probabilmente la CDE può esservi di aiuto.
Valori
Ogni Club ha una storia da raccontare: non la storia delle sue origini o, meglio, non solo.
Per “storia” si intende il racconto di come il Club, con i suoi progetti di service, accorre in aiuto della collettività nella risoluzione di determinati problemi o nel raggiungere gli obiettivi che desidera.
Oltre a Mission, Vision e Valori, l’identità di un Club è fortemente connotata anche dal tipo di coinvolgimento che è abituato ad avere, coinvolgimento che è stato articolato secondo tre Vision: Club SOSTENITORE, PARTECIPANTE e PROGETTUALE (vedi legenda)

COSA SI INTENDE PER INTERESSI DI UN CLUB
Alla luce dell’esperienza maturata dai componenti della CDE, sono state identificate queste 10 principali AREE DI INTERESSE.

I PCEC e PCPC, analizzando le attività di service svolte nei precedenti 3/5 anni, potranno classificarle per area di interesse e assegnare un numero tra 1 e 10 in funzione della prevalenza (1 o 0 = prevalenza minima; 10 = prevalenza massima)
A questo scopo la CDE ha realizzato la scheda
MODULO DI AUSILIO per INDIVIDUARE LE AREE DI INTERESSE DEL CLUB
Dalla lettura combinata delle due categorizzazioni, IDENTITÀ e AREE DI INTERESSE e dal confronto con alcune, specifiche risposte date dal neosocio, si potrà individuare se esiste un potenziale rischio di abbandono.

SELEZIONE DEI NUOVI ASSOCIATI
Premesso che l’acquisizione di nuovi associati deve avvenire -nel rispetto dello statuto Rotariano- per COOPTAZIONE da parte di un socio anziano, un aiuto può arrivare anche da:
– autocandidature che vengono inviate al Distretto e da questo “girate” ai Club
– organizzazione di Open Day
– attività diretta dei soci che si adoperano per invitare persone a loro vicine
Come si è già detto, non è infrequente che un socio lasci il Club perché le sue aspettative non si sono realizzate.
Sorgono allora spontanee queste domande:
Quando la persona è stata avvicinata al Club:
– era stata informata dell’organizzazione del Club? (quante conviviali, dove, quando…)
– era stata informata di quali sono gli interessi prevalenti del Club nel campo dei progetti di servizio?
– gli/le era stato chiesto quanto del suo tempo sarebbe stato disponibile a mettere a disposizione della collettività per lavorare insieme?
– gli/le era stato prospettato in che modo avrebbe potuto offrire le sue competenze e professionalità per lavorare a progetti di servizio?
In altre parole: alla domanda “perché vorresti entrare nel Rotary” aveva dato risposte convincenti?
Perché allora un socio, in linea con gli obiettivo Rotariani, decide di lasciare il suo Club?
Con molta probabilità è perché ha scoperto in ritardo di essere entrato in un Club con Mission, Vision e Valori diversi dai suoi: non ne condivide le priorità, le strategie e gli interessi e/o si sente escluso da alcuni processi decisionali.
Il coinvolgimento dei neosoci nei processi decisionali di un Club può essere facilmente risolto seguendo una delle best-practices che già fin dall’anno rotariano 2017-2018 erano state raccolte e rese disponibili ai Club.
Considerando questa raccolta ancora attuale, oltre che di grande valore e utilità, la CDE ha pensato di riproporle anche nell’anno rotariano 2025-2026 nella parte finale di questo libretto.

ELEMENTI SU CUI PORRE L’ATTENZIONE NELLA SELEZIONE DEI NUOVI ASSOCIATI
1.LA DISTRIBUZIONE PROFESSIONALE
Per fare in modo che nel Club si crei la vera fellowship rotariana è necessario che quante più professioni diverse siano rappresentate.
Se, ad esempio, per realizzare alcuni obiettivi del Club serve un esperto in comunicazione, ci si deve attivare per cercare validi professionisti in quell’ambito.
Una rapida e sintetica “visione” della mappatura delle professioni del Club può aiutare in questo senso.

2.LA COMPOSIZIONE ANAGRAFICA E DI GENERE
Nella cooptazione di nuovo soci, tenere in considerazione l’obiettivo indicato dal presidente internazionale, di raggiungere nel Club una sostanziale parità di genere.
L’acquisizione di soci tra i 40 e 55 anni assicura al Club, negli anni, un adeguato ricambio della dirigenza.

3.UNA ADEGUATA PRESENTAZIONE PREVENTIVA DELL’IDENTITÀ E DEGLI INTERESSI PREVALENTI DEL CLUB
Per aiutare i Club a presentarsi ai potenziali nuovi soci con uno strumento “organizzato”, la CDE si mette a disposizione dei Club che lo richiederanno per realizzare una versione personalizzata per il Club del libretto
IL ROTARY: IDENTITÀ E PROGETTI

Il libretto, che verrà fornito al Club in versione DIGITALE (PDF in due risoluzioni utili sia per la stampa che per la diffusione via mail) è di 32 pagine di cui la prima metà dedicate a far conoscere il Rotary e la seconda, invece, personalizzata sul singolo Club.
Sono trattati i seguenti argomenti:
dedicati al Rotary International
– cos’è il Rotary
– gli scopi del Rotary
– le cinque vie d’azione
– i valori del Rotary (servizio, diversità, fellowship, leadership, integrità)
– aree di intervento
– l’organizzazione internazionale
– il Rotary in Italia
– come si entra nel Rotary (chi può entrare, come si diventa socio, cosa ci si aspetta dai soci)
– il Club
– la Fondazione Rotary
– progetti significativi del RI (end polio now, aquaplus)
– il Rotaract
dedicati al singolo Club
– l’identità del nostro Club
– aree di interesse
– partecipazione alla vita del Club (date, orari, sedi, costi ecc…)
– distribuzione delle aree professionali
– composizione anagrafica (età, genere)
– presentazione di tre progetti (a ciascuno sono riservate due pagine)
– le associazioni partner
– due pagine a disposizione per stemma del club, mappa, immagini di conviviali ecc…
– nella IV di copertina QR-code e riferimenti del Club
Naturalmente per la realizzazione grafica del libretto è indispensabile la stretta collaborazione dei dirigenti del Club perché sono loro che devono fornire alla CDE i dati e le informazioni da pubblicare.
Esempio della prima pagina di presentazione di un progetto di servizio

